Reviews & Interviews
Reviews / Interviews

Album: The Eternal soul ( 2004 )

REVIEW

Date: January '06
Author: Leonardo Cammi
Vote: 80%
Language: Italian
Website: https://www.metallus.it
Direct link: click here

Chi ama il lato più elegante e ricercato dell’epic metal non può farsi sfuggire questa gemma.

I capitolini Martiria nascono come band addirittura nel 1987, ad opera del singer Massimo Di Vincenzo e del chitarrista Andy Menarini, ma dopo anni di gavetta arrivano allo scioglimento nel 1998 senza aver raggiunto l’obiettivo di registrare un full length.

Dopo alcuni anni Andy ricompone le fila del progetto iniziale e riesce, tramite Bill Tsamis (Warlord, Lordian Guard) a far si che il cantante del proprio gruppo sia Rick Anderson, alias Damien King III dei mitici Warlord.

Tale singer non viene scelto a caso; infatti lo stile dei Martiria è un incontaminato epic metal di stampo elegante e romantico che ricorda proprio la band americana citata ed i più criptici Lordian Guard (che dei Warlord sono i continuatori).

Con questa band anche in Italia abbiamo un esponente di valore che riesca ad interpretare il lato più ricercato del genere.

‘The Eternal Soul’ è il debutto di questa band ed esce la la Hellion; la produzione è buona e si caratterizza per una soavità che alcuni potrebbero mal interpretare come mancanza di energia. In realtà per la personale visione dell’epic metal dei nostri questa registrazione è perfetta ed esalta il timbro medio e sofferto di Rick Anderson, così come il riffing arcaico, datato e drammatico di Andy.

Rispetto alle band di ispirazione ‘The Eternal Soul’ aggiunge al discorso musicale l’inserimento di ottime tastiere e di interventi di un baritono, Paolo Rigo, e di un tenore Carlo Puntelli; dal punto di vista muscale l’album è arricchito dalla presenza dell’accordion di Monica Ficarra e del piano di Fabrizio Deriu nella bellissima e toccante ‘Winter’.

I testi dei nostri sono legati alle tematiche epiche più “calde” e dal sapore romantico come dimostrano i versi di Celtic Lands: “an old woman / used to bring the flowers / but now she’s gone / Somewhere in the rain and now / The Little graveyard / enjoys the deepest paece” . I pezzi che si ritagliano il palcoscenico con maggior decisione sono diversi. Innanzitutto segnaliamo ‘Romans And Celts’, epico drappo romantico basato sull’epopea della lotta fra romani e celti; il pezzo è arricchito dall’intervento dei cantanti lirici.

Poi segnaliamo anche le mistiche e sofferte ‘The Soldier And The Sky’ o la conclusiva ‘Winter’, lento di eccelsa delicatezza, reso soave da interventi acustici e classici.

Per il lato più epico e battagliero, sempre con lo stile proprio della band, sottolineiamo invece le melodie potenti di ‘Arthur’ e ‘The Most Part Of The Men’.

Chi ama il lato più elegante e ricercato dell’epic metal non può farsi sfuggire questa gemma. Essendo il CD di difficile reperimento segnaliamo il sito del gruppo, a cui chiedere direttamente l’opera: http://www.martiria.com

© Leonardo Cammi