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Shortly about us
Martiria is an epic/doom metal
rock band formed back in the '80s and re-founded (after
a long pause) in 2002. Seven album published (last one R-Evolution, with ex Black Sabbath Vinny Appice - 2014).
The band was formed back in the '80s. At the beginning the
band was very much oriented towards Doom/Metal sounds such
as: early Candlemass and Black Sabbath. After releasing
just a few demos and featuring various musicians, in 1998
the members of the group decide to take a break for a while
in order to experience different projects. (continue) |
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Reviews & Interviews
Reviews
/ Interviews
Album:
Roma S.P.Q.R. (
2012 )
REVIEW
Date:
October '12
Author:
Marco Reda
Vote:
n/a
Language:
Italian
Website:
http://www.cinquegiorni.it
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Che la fortuna degli dèi, non solo quelli romani, sia con loro.
Scomodare la gloriosa ed immortale storia di Roma, quella dei mille imperatori e delle altrettante conquiste in tutto il mondo, e farla rivivere in musica non è affatto impresa semplice. Il metal angloamericano poi, in uno stato (l'Italia) che predilige da sempre cantautori in lingua madre per raccontare storie di ogni tipo, non sembrerebbe il genere giusto al caso. Una sfida persa in partenza, insomma. L'album “ROMA S.P.Q.R.” dei Martiria, quintetto attivo da diversi anni nel panorama underground romano, è la piacevole dimostrazione che con attenzione, impegno e tanta fantasia è possibile rievocare il passato e raccontarlo alle nuove generazioni, con l'aiuto delle magiche sette note, diesis e bemolli esclusi...
Si tratta di un concept-work di quattordici tracce (etichetta indipendente My Graveyard Profutions) in cui ogni canzone svela un aspetto della storica patria di Romolo e Remo, le Idi di Marzo, l'incendio di Nerone, la minaccia di Annibale, Costantinopoli. Testi ispirati e che ritraggono perfettamente lo scenario di turno vengono contornati da un sound anni '80 figlio di Iron Maiden e Saxon, un metal genuino dai riff che restano in testa ed una potenza non indifferente. Poi sono i dettagli a rendere ancor più particolare un lavoro. I Martiria lo sanno e hanno messo in pratica la sacrosanta teoria: le atmosfere che il synth riesce a creare come sottofondo alle numerose brevi aperture parlate, in lingua inglese o addirittura latina, sono da brividi. Così come il realistico rumore del legno che brucia nell'intro di “Burn, Baby Burn”, una delle migliori tracce dell'album insieme a “Callistus Wake” (primo singolo estratto) e “Tale Of Two Brothers” (ispirata ai due gemelli più famosi di Roma). “The Ides Of March”, inoltre, potrebbe essere utilizzata come sottofondo per una clip storica da “Super Quark” (tastiera, chitarra acustica, voce e cori solenni) mentre la closing-track “Spartacus” ha nel suo finale lento, dopo un corpo tutto “cuore e metallo”, la parte che si lega meglio da un punto di vista concettuale alle battaglie dello schiavo più famoso dell'Impero Romano e, di conseguenza, al resto del lavoro.
L'ottima qualit? di registrazione e la grande cura nell'artwork fanno prendere altri punti positivi ad una band coraggiosa, capace con questo disco di proiettare il pubblico nel passato, sebbene non si tratti affatto di un prodotto attualmente commerciabile nel mainstream. Che la fortuna degli dèi, non solo quelli romani, sia con loro.
©
Marco Reda
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